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    Notiziario NIP – News ITALIA PRESS agenzia stampa – N° 166 – Anno VIII, 27 agosto 2002

    Extracomunitari? No, italoargentini!

    Le proposte del dottor Matozza per i discendenti degli italiani in Argentina

    Buenos Aires – «Le regioni italiane ed il Ministero del Lavoro, prima di chiamare gli extracomunitari per lavorare in Italia, dovrebbero offrire lavoro ai connazionali all’estero che hanno la stessa cultura e religione»: questo l’appello lanciato da Francesco Saverio Matozza, presidente dell’associazione «Ex alunni del collegio di Champagnat» e impegnato in una lotta a favore delle facilitazioni del rientro degli italoargentini in Italia e in Europa.

    Le sue lettere di protesta e le sue richieste riguarderebbero 600.000 persone con passaporto italiano residenti attualmente in Argentina, paese in cui la presenza italiana é stata determinante nel corso della storia. «Gli italo-argentini» sostiene Matozza «hanno la stessa cultura, razza e religione degli italiani nati nella penisola. Inoltre, hanno le stesse malattie tipiche dell’Italia, come l’anemia mediterranea». E’ per questo che, per loro, Matozza reclama gli stessi diritti di cui godono gli italiani residenti nella penisola: studiare, lavorare e risiedere liberamente in ciascuno stato dell’Unione Europea, la quale dovrebbe garantire loro, inoltre, la stessa copertura sociale degli europei.

    Si tratta, per il medico italo-argentino, di un «capitale umano per l’Italia e per l’Unione Europea»: numerosi liberi professionisti, con alte specializzazioni e con un patrimonio linguistico più ricco dovrebbero essere maggiomrnte favoriti nella loro decisione di tornare nel Pese d’origine. Un suggerimento, perciò, al governo italiano in proposito: fungere da tramite tra Regioni e Ministero degli Esteri, per offrire corsi di formazione per questi cittadini italiani, oppure favorirli attraverso borse di studio e attraverso l’inserimento in aziende. Ma, per realizzare questo progetto, il passo fondamentale, ricorda Matozza, sarebbe ottenere il permesso di soggiorno.

    Matozza elogia le iniziative della Regione Veneto, della Provincia Autonoma di Trento: «Le altre regioni dovrebbero imitare questi esempi». Tornando alla crisi argentina, Matozza riferisce che la Spagna si sta rivelando come «La Mecca per gli italoargentini, per lingua, cultura e possibilità di lavoro».

    Ma gli italoargentini dovrebbero poter essere liberi si scegliere anche l’Italia, e di godere a pieno titolo di diritti come italiani e come europei: votare nelle elezioni europee, entrare nel corpo diplomatico italiano, avere il titolo di studio riconosciuto, essere assunti nelle squadre di calcio senza essere extracomunitari.

    News ITALIA PRESS

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